GUARITI DAL CANCRO Sassari, Teatro Verdi, 17 ottobre 2014 ore 17,00

Convegno divulgativo per la popolazione Guariti dal cancro 17 ottobre ore 17,00 Teatro Verdi

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“Guariti dal cancro” è il titolo del Convegno organizzato dall’Associazione di Oncoematologia Mariangela Pinna o.n.l.u.s. e rivolto alla popolazione. Si è svolto venerdì 17 ottobre al Teatro Verdi di Sassari, con il patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna, della Provincia, del Comune, della Asl e dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Sassari.

La scelta del titolo, quasi un ossimoro ardito per indicare il numero sempre maggiore di persone lungosopravviventi, evidenzia l’obiettivo di spezzare il binomio cancro-morte, spesso presente nell’immaginario collettivo e perciò fonte di ulteriore sofferenza per coloro che ricevono una diagnosi di tumore.

“Dal cancro si può guarire e si guarisce”: l’Associazione di Oncoematologia Mariangela Pinna o.n.l.u.s. è riuscita a veicolare questo prezioso messaggio coniugando, come per i Convegni organizzati negli anni precedenti, l’aspetto scientifico-specialistico con la giocosità e il divertimento tipici degli spettacoli teatrali.

Sul palco, infatti, alle esposizioni dei diversi relatori, si sono alternate le esibizioni del Coro del Laboratorio Musicale dell’Oncologia, accompagnate dalla band dei Fortyfive, e le gags delle tre presentatrici, la segretaria dell’Associazione Rosella Lombardi, e le oncologhe Maria Grazia Alicicco e Tiziana Scotto.

Il Convegno si è aperto con l’introduzione del Dott. Antonio Contu, Oncologo e Presidente dell’Associazione organizzatrice, che ha illustrato i motivi sottostanti alla scelta del titolo “Guariti dal cancro” ed evidenziando il contrasto coi titoli dei convegni precedenti, ha ripercorso la storia dell’Associazione, ricordando con affetto la sua giovane collega Mariangela Pinna.

A completare l’introduzione è intervenuto il Dott. Fabrizio Demaria, Psicologo e Direttore della Psicologia Ospedaliera e delle Emergenze della Asl n° 1 di Sassari, che ha descritto il ruolo dello Psicologo all’interno dell’ospedale e, più nello specifico, all’interno di un Pronto Soccorso. Ha sottolineato l’importanza di una figura che aiuti il paziente, e i suoi familiari, a contenere le emozioni spiacevoli e i pensieri disturbanti che possono derivare dal vedersi privati in modo repentino, e talvolta traumatico, del proprio ruolo sociale, come avviene all’atto del ricovero in ospedale.

In seguito il Dott. Sandro Barni, Oncologo e Direttore del Dipartimento Oncologico di Treviglio, ha esposto la relazione dal titolo “I guariti: la nuova malattia?”, evidenziando come un numero sempre maggiore di lungosopravviventi porti con sé la necessità di affrontare e risolvere nuove problematiche, slegate dall’urgenza della cura.

Dopo l’esibizione dei pazienti che partecipano al gruppo terapeutico del laboratorio musicale,  il Dott. Antonio Pazzola, Oncologo e Primario dell’U.O.C di Oncologia medica ha descritto la sua esperienza all’interno del Laboratorio, evidenziandone gli obiettivi, le finalità e i risultati raggiunti dalle pazienti durante il percorso.

La Dott.ssa Sara Marredda, Psicologa e Psicoterapeuta dell’Associazione, si occupa del servizio di Psico-Oncologia presente nell’Oncologia dell’Ospedale Civile, ha illustrato il suo intervento dal titolo “Esperienza dello Psico-Oncologo: vissuto psicologico, dati e testimonianze”.

Al fine di accompagnare nella comprensione del vissuto psicologico dei lungosopravviventi, ad anni di distanza dall’incontro con il tumore, ha ritenuto opportuno percorrere brevemente gli stati d’animo esperiti dai pazienti al momento della diagnosi e nelle fasi successive per poi soffermarsi sulle peculiari caratteristiche psicologiche dei pazienti ad anni di distanza dalla diagnosi e dalle cure.

 Ha poi illustrato una ricerca condotta su un campione di 80 lungosopravviventi curati, negli anni passati, dall’Oncologia Medica di Sassari, a cui è stato proposto un questionario costruito ad hoc, formato da 15 domande. L’obiettivo della ricerca è stato quello di conoscere la percezione della propria salute fisica e psicologica nei lungosopravviventi e la ripercussione di tali percezioni sulle diverse aree della propria vita: familiare, di coppia, sociale, lavorativa, spirituale e cura di sé. L’intervento si è concluso con la proiezione di un video riguardante le testimonianze, raccolte tramite un’intervista semistrutturata, di alcuni pazienti lungosopravviventi e un loro familiare.

Tali testimonianze vertevano sugli stessi argomenti affrontati dalle domande del questionario ed hanno permesso al pubblico presente in sala di dare un volto e una voce a coloro che hanno affrontato il tumore e di immaginare il percorso dalla diagnosi alla guarigione, grazie anche alla scelta e montaggio delle immagini e delle musiche.

L’infermiera professionale Angela Atzori, che lavora presso l’Ambulatorio del Day Hospital di Oncologia del Santissima Annunziata di Sassari, in seguito ha descritto la proprie esperienza di lavoro coi lungosopravviventi, illustrando come, dopo tanti anni di frequentazione del reparto in occasione di visite periodiche, si instauri con la maggior parte dei pazienti un clima quasi familiare.

La Dott.ssa Margherita Piras, Oncologa presso il medesimo Ambulatorio di Day Hospital, ha illustrato il diverso modo di rapportarsi del medico ai pazienti lungosopravviventi, rispetto a coloro che si recano in reparto al momento della diagnosi e di trattamenti, svincolato dall’urgenza di trovare una terapia, più rilassato. Proprio per questi motivi ha sottolineato la necessità di servizi e spazi appositi per le necessità di presa in carico dei pazienti guariti dal cancro.

Don Gaetano Galia, Direttore della Caritas Diocesana di Sassari, nel corso della sua relazione dal titolo“Cambia il rapporto con Dio?” ha illustrato come, in occasione della diagnosi di tumore, gli individui possano mettere in dubbio l’esistenza e la volontà di Dio. Ha sottolineato che ciò, talvolta, può dipendere da una visione strumentale della fede, tramite la quale le persone pensano erroneamente di aver diritto a una vita serena e vivono la malattia come un tradimento.

Il Convegno si è concluso con l’esibizione finale del Coro del Laboratorio Musicale dell’Oncologia.

 

 

 

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